Warka Water villageWarka Water village.

L'architetto italiano, Arturo Vittori ha progettato il Warka Water, una struttura in grado di produrre fino a 100 litri d'acqua al giorno.
Il nome del progetto Warka deriva dal nome del grande albero di fico nativo dell'Etiopia.
Il sistema di funzionamento prende ispirazione dal piccolo coleottero Namib. L'insetto infatti raccoglie l'acqua del deserto facendo condensare l'umidità sul suo addome, dove si trasforma in piccole gocce, che scivolando sul dorso idrorepellente, raggiungono la bocca.
La torre, alta circa dieci metri e del peso di 60 chili, può raccogliere la rugiada che si forma di notte, producendo fino a 100 litri di acqua al giorno.
E' costituita da una struttura di bambù, una rete plastica per far condensare l'acqua presente nell'aria e un collettore per raccogliere l'acqua ed eliminarne le impurità.
I vantaggi di Warka Water sono numerosi: sfrutta il semplice principio della condensazione dell'aria, la struttura pesa solo 60 kg e l'assemblaggio è semplice da realizzare essendo costituita da 5 moduli che possono essere montati da quattro persone senza ponteggi, ed ha il solo costo di circa 500 dollari; è costruito con materiali sia di facile reperibilità sia sostenibili; può raccogliere fino a 100 litri di acqua potabile al giorno.
Il progetto è rivolto alle popolazioni rurali dei paesi in via di sviluppo, dove le condizioni infrastrutturali ed igieniche rendono l'accesso alla acqua potabile molto difficile.
Il primo prototipo è stato installato in Etiopia, per dare da bere agli abitanti del villaggio di Dorze.